Sull’altopiano di Cariadeghe un Agriturismo da non perdere

Agriturismo L’Aquila Solitaria


A mezz’ora d’auto da Brescia al termine del comune di Serle vi è un luogo che attrae con il suo fascino in qualsiasi stagione: laltopiano di Cariadeghe.

I boschi di faggi, castagni e querce, le grotte carsiche presenti ed i tanti sentieri che l’attraversano ne fanno una meta perfetta per la gita fuori porta.

Sull’altopiano sono presenti diversi agriturismi e trattorie e noi ne abbiamo provato uno: l’agriturismo L’Aquila Solitaria dell’Az. Agr. Marende di Bodei Fausto.
Si tratta di una costruzione abbastanza recente con la sala ristorante al piano primo con una bella terrazza, utilizzata d’estate, che prospetta su una parte della proprietà dove, oltre l’ampio parcheggio, sono presenti dei recinti per animali da cortile, asini e daini.
Un’insegna all’ingresso ci segnala che in questo locale viene servito lo spiedo di Serle De.Co.
La sala ristorante è ampia ed i tavoli hanno una giusta distanza e sono apparecchiati con tovaglia e antimacchia in stoffa. Il personale è preparato e gentile e, vista la presenza di un bambino di due anni ed un cane, ci hanno riservato un tavolo dangolo. Il menù è fisso ma si dichiarano disponibili a preparare qualcosa di diverso per il bambino.
Il pane ed i grissini sono fatti in casa con lievito madre di cui si avverte la leggerissima acidità che comunque invoglia la masticazione.

Optiamo per un vino della casa che risulta comunque gradevole.
In attesa dell’antipasto vengono servite due praline salate che risultano molto gradevoli. Lantipasto, composto da salame, pancetta e lonza fatti la loro, è decisamente buono. Il tutto è accompagnato da una giardiniera, acida il giusto, con, oltre alle classiche verdure, dei pezzetti di mela che si lasciano apprezzare. A completamento delle ciotoline monoporzione con uno
stufatino di legumi, fagioli e ceci di sicuro, con del pestöm (impasto di salame). Una vera delizia.
Per primo dei casoncelli fatti in casa con un ripieno di erbe selvatiche tra cui laglio orsino conditi con il classico burro versato con la salvia. Sono davvero particolari e squisiti. Lo spiedo di Serle De.Co. è il piatto forte. Da qualche tempo non è più possibile inserire gli uccellini tra le prese dello spiedo ma i monbolini di coppa e lonza, le costine, il pollo ed il coniglio sono cotti alla perfezione. Vengo a sapere che distribuiti nelle spiedate vengono utilizzati anche degli uccelli (tordo sassello?) per infonderne laroma ed il retrogusto amarognolo, anche se poi non vengono serviti. Peccato. Le patatine di accompagnamento hanno un ottimo sapore visto che vengono cotte con lunto dello spiedo ma sono un po piccole. La polenta senza infamia e senza lode.
Il dolce, una crostata con marmellata fatta in casa completa il pranzo. 

Abbiamo speso 35 euro a testa e 4 euro per il bambino; una cifra più che onesta vista la qualità dei piatti.
In definitiva un ottimo locale che merita il viaggio con un cuoco che si sforza, e ci riesce, a proporre dei piatti che rispecchiano la tradizione ma che lasciano spazio anche alla fantasia ed allinnovazione

Gianni Senaldi