Portare ad un livello più alto il concetto di buono a Brescia. Questo è l’ambizioso obiettivo di Delia, la neonata gastronomia dello chef bresciano Alberto Gipponi che l’ha inaugurata insieme ad altri soci, da lui definiti più volentieri “amici”.
Dopo aver aperto nel 2017 a Gussago “Dina”, un ristorante che si è già fatto spazio nel panorama italiano, Gipponi è quindi pronto per questa nuova avventura nel segno della gola e delle cose buone:
“Se Dina è un luogo di domande, Delia è un posto dove trovare molte risposte – ammette lo chef bresciano. La nostra gastronomia punta a dare un’offerta molto accogliente e permettere una semplicità di fruizione a tutte le persone che cercano qualcosa di buono. L’idea di Delia è nata a inizio del 2020 dall’input di Francesco, uno dei soci, e dopo il secondo lockdown abbiamo iniziato concretamente a lavorare per rendere possibile questo progetto. Siamo ancora alle fasi iniziali del percorso ma sono sicuro che ci darà grandi soddisfazioni”.
Per ora Delia è solamente on-line con la possibilità per i clienti di prenotare i piatti proposti, con la consegna a domicilio (solo per Brescia e provincia) o il ritiro a Gussago. Un’offerta per ora spot, dopo Pasqua, 25 aprile e il 1 maggio prossimo apuuntamento è la Festa della Mamma del 9 maggio, ma entro giugno dovrebbe diventare continuativa. Il traguardo più importante è però quello di poter aprire uno spazio fisico in città per dare una casa a Delia:
“Vorremmo aprire entro settembre – prosegue Alberto Gipponi -; stiamo valutando varie ipotesi perché la scelta della location è per questo progetto importantissima. Chi viene da Delia deve sentirsi a casa, deve sentirsi accolto. Chi entra da Delia ne farà parte, per noi questo è fondamentale. Vogliamo aprirci alla città e cercare di creare un rapporto profondo con chi viene da noi”.
Intanto le prime risposte sono estremamente positive per questo nuovo progetto che è da subito piaciuto ai bresciani: sia per l’appuntamento di Pasqua che per il 25 aprile Delia ha infatti registrato un sold out inaspettato che conferma quanto la richiesta di cibo di qualità sia alta in città e come questa nuova offerta non abbia lasciato indifferenti i bresciani.
Alberto Giori
Fonte: Bresciaoggi